Artrosi nel cane: ecco 6 rimedi che funzionano davvero
L’artrosi è una malattia particolarmente invalidante che provoca dolore anche intenso. Ecco perché è importante saperla riconoscere per tempo e curarla in modo adeguato.
In questo articolo parliamo di cure conservative (non chirurgiche) e prevenzione dell’artrosi nel cane.
Cos’è l’artrosi
Contenuti
L’artrite (osteoartrosi o artrosi) nel cane è una patologia infiammatoria degenerativa delle articolazioni che necessita di diversi tipi di trattamento che, in combinazione tra di loro consentono di ridurre in modo efficace il dolore.
È una condizione particolarmente complessa in quanto coinvolge non soltanto la cartilagine articolare, come si pensava un tempo, ma tutta l’articolazione.
Al suo interno avvengono fenomeni degenerativi a carico della struttura ossea e fenomeni infiammatori che non fanno che perpetuare la condizione patologica e dolorifica. [Fonte]
Questo è il problema più importante e che condiziona tutto il percorso terapeutico.
Le cause dell’osteoartrosi le abbiamo già analizzate in un precedente articolo sul come riconoscere i sintomi di questa patologia che possiamo, in breve, riassumere in
- fattori predisponenti – genetici, di razza (ad es. displasia dell’anca, lussazione di rotula)
- fattori scatenanti – traumi, distorsioni, patologie
- fattori aggravanti – obesità, carichi eccessivi, usura, ecc.
Pare importante ricordare che l’artrite, contrariamente a quanto si pensava un tempo, non è una malattia tipica solo del cane anziano, ma può essere presente anche nel cucciolo e che è proprio dall’età più giovane che si deve cominciare a prevenirne l’insorgenza, evitando l’innesco delle condizioni predisponenti.
Rimedi per l’artrosi del cane
A prescindere dall’età in cui insorge, è bene sapere che la degenerazione dei tessuti che avviene all’interno dell’articolazione è causata da sostanze che vengono prodotte in eccesso: i radicali liberi (quelli che sono coinvolti in tutti i processi infiammatori e dell’invecchiamento).
I radicali liberi sono sostanze tossiche, particolarmente instabili che vengono spontaneamente contrastate dall’organismo attraverso un meccanismo difensivo endogeno che coinvolge soprattutto l’ossigeno, molecola alla base di tutti i processi rigenerativi.
Quando questo processo non riesce a compensare l’ossidazione provocata dall’infiammazione si instauro uno squilibrio che degenera in patologia.
Ecco perché, alla base di moltissimi principi attivi, medicamenti o integratori per le articolazioni ci sono sempre sostanze definite antiossidanti: sostanze che servono a ridurre lo stress ossidativo provocato dai radicali liberi e che vanno sempre utilizzati in combinazione con antidolorifici e antinfiammatori.
I rimedi per curare l’artrosi passano attraverso un vero e proprio percorso che comprende diversi momenti e traguardi:
- riconoscimento del problema (di cui abbiamo già parlato a proposito del dolore articolare di Dixie)
- riduzione del peso corporeo
- movimento controllato
- integrazione con principi antiossidanti
- trattamento farmacologico
- adattamento dell’ambiente
Controllo del peso
Un peso eccessivo è uno dei fattori predisponenti che influisce maggiormente sull’usura delle articolazioni e quindi, una sua riduzione è immediatamente migliorativa della qualità di vita del paziente.
Esiste un metodo valido per comprendere se il tuo cane sia o meno in condizione fisica corretta: il Body Condition Score.
Questo è un parametro basato sull’osservazione del paziente dall’alto e di fianco che, insieme alla palpazione del costato e della colonna, consentono di esprimere un giudizio sulla sua condizione fisica.
Il BCS è un valore che classifica il paziente in:
- molto sotto condizione (cachessia) – le costole si vedono, come le sporgenze ossee della colonna e ischiatiche
- sottopeso – le costole si vedono, con leggero strato adiposo sotto la cute
- normale – le costole non si vedono ma si sentono toccando il costato al di sotto della cute
- sovrappeso – le costole si percepiscono appena, la forma dei fianchi è appena accennata
- obeso – le costole non si percepiscono, la forma dei fianchi è tubulare
Una dieta studiata e personalizzata sul soggetto che deve perdere peso, insieme a un programma riabilitativo per il miglioramento della capacità di movimento è uno step fondamentale per arrivare a riduzione del dolore articolare.
Movimento controllato e fisioterapia riabilitativa
Le articolazioni soggette ad artrite hanno una ampiezza di movimento (Range of Motion – ROM) ridotta.
Un percorso fisioterapico corretto che utilizza i diversi strumenti a disposizione del riabilitatore possono ridurre drasticamente i tempi di guarigione e ottenere risultati più duraturi e stabili, in particolare in termini di miglioramento della ROM.
Anche la laser-terapia, insieme ad altri dispositivi che sono spesso utilizzati in combinazione con la riabilitazione motoria, sono utili allo scopo.
Come curare l’artrite: i “condroprotettori”
Particolarmente importanti, insieme ai farmaci antinfiammatori che riducono attraverso principi attivi che interferiscono sulla formazione dei mediatori infiammatori, sono i cosiddetti condroprotettori.
Questi, in verità sono degli integratori nutraceutici che, attraverso principi attivi particolari, sono in grado di ridurre l’ossidazione all’interno dell’articolazione, nutrono la cartilagine e la idratano cercando di recuperare la sua elasticità naturale.
Essi cercano di potenziare la capacità ricostruttiva della cartilagine, inibendo quella degenerativa.
Sono sostanze che possono essere somministrate per lunghi periodi senza che vi siano segnalati effetti collaterali, al contrario dei farmaci antinfiammatori che, di solito devono essere somministrati per periodi non troppo prolungati.
I principi attivi più noti sono:
- condroitinsolfato – sostanza prodotta direttamente dalle cellule della cartilagine, ha la capacità di ridurre la produzione degli enzimi responsabili della degenerazione cartilaginea.
È consigliata la somministrazione a cicli di 3 mesi per poi essere sospesa per 60 giorni. - glucosamina – uno zucchero presente nel tessuto cartilagineo che, se somministrata, stimola la produzione di collagene da parte delle cellule della cartilagine (condrociti)
Questi due principi attivi vengono spesso somministrati in combinazione in quanto hanno effetto sinergico. Si trovano, infatti sempre insieme negli integratori che, di solito consigliamo.
- acidi grassi essenziali: omega 3-6 in combinazione che riducono fortemente l’infiammazione vengono somministrati soprattutto sottoforma di olio di pesce. Una dieta ricca di questi grassi è considerato un ottimo ausilio nella riduzione dei processi infiammatori
- artiglio del diavolo: antinfiammatorio e antidolorifico di origine vegetale che si trova, spesso, in combinazione con altri principi attivi da somministrare sia per via orale che per via percutanea
- estratto di Boswellia Serrata: è una resina particolarmente stabile che è stato dimostrato essere efficace nel trattamento dell’osteoartrosi del cane.
Moltissimi altri sono i principi attivi presenti sul mercato. Affidati al tuo veterinario per scegliere quello più efficace per il tuo caso.
Farmaci antifiammatori per l’artrosi
L’uso di farmaci che riducano in modo efficace l’infiammazione e il dolore è altamente consigliato.
Questi sono rappresentati da una classe di prodotti: i FANS – Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei che agiscono direttamente sulle sostanze endogene che si formano durante lo stato flogistico.
Il loro utilizzo è fondamentale perché aiuta a ripristinare il movimento, riducendo il dolore e quindi aiutano la guarigione.
Possono essere somministrati sia per via orale che per via iniettiva, ma è sconsigliato il loro uso per periodi prolungati.
Attenzione all’utilizzo di farmaci per uso umano che possono provocare gravi danni e ulcere gastriche.
In soggetti con patologia epatica o renale o gastroenterica, in cui è sconsigliato l’uso di questi principi attivi ci si può affidare ad altri principi attivi, come il Gabapentin e la Amantandina.
La scelta, di solito è variabile a seconda di
- sensibilità soggettiva al farmaco
- condizione di salute
- risposta al farmaco
- convenienza del regime di dosaggio
- effetti collaterali ecc.
Prevenzione dell’artrosi
Uno dei modi più efficaci per contrastare la malattia articolare cronica del cane è utilizzare comportamenti protettivi nei confronti delle articolazioni.
Questo non significa tenere il cane, soprattutto il cucciolo, sotto una campana di vetro e non farlo muovere o socializzare, ma si intende effettuare quei controlli preventivi e porre quelle attenzioni che consentono al cucciolo di crescere in modo sano.
Di seguito alcuni consigli.
Controlli regolari
Se si ha un cane predisposto a displasia dell’anca o a malattia congenita delle articolazioni, rivolgersi a un medico veterinario esperto che possa controllarlo periodicamente, soprattutto durante le fasi di crescita fino all’anno di età.
Questo consentirà di riconoscere per tempo eventuali anomalie e poter predisporre un trattamento sia farmacologico ma anche riabilitativo per ridurre o correggere la malattia.
Ambiente corretto
I cuccioli ma anche i soggetti adulti dovrebbero crescere e camminare soprattutto su superfici ruvide:
- tappeti
- pedane
- erba
- sabbia
- terra ecc
Le superfici lisce e scivolose non consentono al piede di aderire al pavimento (come può fare in terra o sull’erba ad esempio) costringendolo a uno sforzo particolare a livello muscolare che può provocare, a lungo andare, contratture e anomalie.
Inoltre, camminare su superfici di differente consistenza, sviluppano la capacità adattativa del cane al terreno, ponendo le basi per una buona propriocezione (la capacità di prevenire i movimenti sbagliati del suo corpo) e quindi previene l’infortunio.
Esercizio e movimento coerente con la crescita
La crescita armoniosa di un cucciolo è fortemente influenzata da
- genetica – cuccioli provenienti da genitori ben costruiti, di solito non avranno problemi
- alimentazione – una dieta corretta previene problemi
- quantità di movimento che fa il cucciolo – un suo eccesso può provocare infiammazione e danno che, se non riconosciuto per tempo, può diventare irreversibile.
Le lunghe camminate o allenamenti troppo intensi possono provocare gravi danni al cane, soprattutto se non è pronto dal punto di vista della sviluppo muscolo scheletrico.
Farti seguire da un preparatore atletico (in caso di soggetti che fanno attività sportiva agonistica) o rispettare una gradualità di esercizio senza lasciar sfogare completamente il cane, può essere un’efficace protezione dagli infortuni e dall’instaurarsi di traumi che possono portare all’artrosi.
Alimentazione corretta
La somministrazione di cibi non perfettamente bilanciati, soprattutto nelle fasi di crescita potrebbero provocare gravi danni.
Negli ultimi anni il rischio è rappresentato non tanto dalle carenze alimentari (che, di solito, si possono manifestare in soggetti particolarmente debilitati o malnutriti) ma nell’eccesso di micronutrienti o non equilibrati nei rapporti tra di essi.
Ecco perché soprattutto in cuccioli di razze grandi o giganti è sempre bene affidarsi a consulente specifico per la loro alimentazione e non improvvisare nella somministrazione di integrazioni che potrebbero aggravare la situazione.
Un eccesso di Calcio o di Fosforo, ad esempio (o uno squilibrio tra di essi) potrebbero provocare ossificazioni precoci con gravi danni alla crescita.
Anche qui, il consiglio è di affidarsi al proprio veterinario.
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