Papillomi o verruche del cane: tutto ciò che devi sapere
I papillomi del cane sono forme tumorali cutanee (ma non solo) piuttosto frequenti. Benigne, possono però evolvere in forme croniche o maligne e sono particolarmente infettive.
Scopriamo di cosa si tratta, come si riconoscono, curano e prevengono.
La cute del cane può essere soggetta a diversi problemi:
e presentare diversi sintomi:
Ma non sono infrequenti anche neoformazioni tumorali benigne o maligne, tra cui i papillomi.
Papilloma del cane
Contenuti
I Papillomi sono dei tumori benigni della cute e delle mucose che possono localizzarsi in diversi distretti dell’organismo. Sono chiamati anche verruche o, essendo riconosciuta prevalentemente la loro origine virale, papilloma virus.
Si possono presentare sia nel cane giovane che, più frequentemente, nell’anziano.
La forma autolimitante, a guarigione spontanea nel giro di un paio di mesi è la più frequente, nonostante, a volte, sia necessaria l’asportazione, a seconda della dimensione raggiunta e della loro localizzazione.
Non è rara la trasformazione in forme maligne, soprattutto in soggetti che non riescono, attraverso un sistema immunitario efficiente, a difendersi.
Papilloma nel cane: come riconoscerlo?
I papillomi, di solito hanno aspetto piuttosto riconoscibile. Ecco le loro caratteristiche:
- masse rilevate rispetto alla cute o mucosa
- forma a cavolfiore
- forma polipoide
- non dolente
- consistenza coriacea
- colore scuro grigiastro oppure rosato.
A volte, al contrario, possono manifestarsi come forme che si incistano verso l’interno specialmente se localizzate a livello dei piedi.
In questo caso, spesso sono dolenti.
Possono essere singoli o multipli.
Anche la dimensione può essere estremamente variabile.
A volte possono ulcerare e quindi sanguinare.
Essi possono essere evidenti non soltanto a livello cutaneo, ma anche:
- sulle mucose oculari
- sulle mucose vulvari
- sul prepuzio
- gengive, tra i denti
- bocca (rima labiale)
- nella parte inferiore della lingua
- orecchie (più frequente nel gatto che nel cane).
Inoltre, potrebbero crescere anche a livello degli organi interni:
- intestino
- vescica
- laringe.
Dalla loro localizzazione e dimensione dipende la gravità e le conseguenze della loro presenza.
Il virus appartiene al genere Papovavirus, microrganismo responsabile anche delle forme tumorali della cervice dell’utero nella donna.
I sintomi della malattia possono evidenziarsi se la localizzazione delle masse crea fastidio:
- sulla lingua la dimensione potrebbe interferire con la masticazione e/o deglutizione con conseguente incapacità dell’animale di nutrirsi o di masticare.
- stesso problema a livello gengivale
Più grave potrebbe poi essere la situazione in caso di localizzazione in organi interni quali la vescica o l’intestino in cui la massa potrebbe diventare davvero pericolosa.
In questo caso la sintomatologia sarà più grave e differente a seconda della sede.
Cos’è la Papillomatosi?
Quando, in uno stesso organo o distretto si formano più papillomi, si parla di papillomatosi.
Come si contrae il papilloma virus? Come avviene il contagio?
Il papilloma è provocato da un virus il quale, penetrato nelle cellule, è in grado di modificarne il DNA e farle replicare in modo incoerente.
Essendo particolarmente resistente nell’ambiente esterno e al di fuori dell’ospite può essere trasmesso per semplice contatto tra animale e animale, ma anche attraverso contatto con cibo contaminato, acqua, ciotole e attrezzature come museruole, cucce o pettorine.
Inoltre, i disinfettanti non riescono ad essere efficaci nel neutralizzare il virus e questo è il motivo per cui si può diffondere con tanta facilità.
Se poi penetra attraverso una leggera ferita o abrasione la diffusione del virus è ancora più veloce.
Anche insetti volanti possono essere fonte di contagio (zanzare, mosche).
L’incubazione è di 30 – 60 giorni.
Quando il virus incontra l’ospite, se questo non ha un sistema immunitario sufficientemente resistente riesce a penetrare e creare un danno tanto importante e persistente quanto meno il soggetto è in grado di difendersi.
Più sensibili sono i soggetti molto giovani, gli anziani e, in generale, i pazienti non immunocompetenti.
Circa le cause predisponenti è stato messo in evidenza come, soggetti che sono stati sottoposti a trattamenti prolungati con immunosoppressori (corticosteroidi) siano stati più facilmente contagiati.
Fonte
Il papilloma virus del cane è contagioso per l’uomo?
Questa è la domanda che ci poni più spesso, quando l’animale viene contagiato.
La risposta è no!
I virus responsabili di queste forme morbose sono specie-specifici. Questo significa che possono infettare solo soggetti della stessa specie .
Allo stesso modo le persone affette da verruche ai piedi (ad esempio, la modalità di insorgenza e causa è la stessa) non possono infettare il proprio cane.
Il mio cane ha dei papillomi: cosa devo fare?
In caso si manifesti la malattia, la prima cosa da fare è rivolgersi al proprio medico che valuterà a necessità o meno di approfondire la diagnosi, attraverso esami specifici.
Queste neoformazioni, sono piuttosto caratteristiche e non necessitano di ulteriori accertamenti.
Ciononostante, in caso di dubbio è possibile effettuare una ago aspirato delle lesioni che potrà confermare la diagnosi.
L’involuzione delle neoformazioni arriva nel giro di un paio di mesi e quindi non è necessario effettuare alcuna terapia o intervento.
È comunque, sempre importante controllare che non ci siano sintomi riferibili alla presenza di altri papillomi interni.
Per le forme cutanee multiple è importante che tu proprietario non cerchi di toglierle, legarle (come indicato in alcuni siti) o ridurle con le macchinette per le verruche umane.
Queste operazioni non possono che peggiorare la situazione consentendo al virus di propagarsi ulteriormente.
Papillomavirus come si cura
In caso le neoformazioni siano localizzate in zone particolarmente fastidiose o abbiano dimensioni ragguardevoli sarà il medico a valutare la possibilità di intervenire, sia chirurgicamente che con trattamenti topici.
Questo accade soprattutto se le lesioni non involvono spontaneamente ma, anzi crescono a dismisura invadendo parti vulnerabili come la bocca, le cavità nasali o altro.
I trattamenti che si utilizzano possono essere sia di tipo farmacologico (chemioterapici) che di tipo chirurgico (crioterapia) ma con risultati che non sempre sono stati soddisfacenti.
La chirurgia laser (fotodinamica) si è dimostrata efficace nel distruggere le cellule tumorali e quindi risolvere la situazione.
La sua applicazione pare possa essere una buona alternativa sia in caso di forme cutanee che nelle forme orali particolarmente invasive.
In caso di malattia sopraggiunta dopo lungo periodo di somministrazione di corticosteroidi, la sospensione del farmaco può essere l’unico trattamento necessario. (Fonte)
Bene, per oggi è tutto.
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